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Coltelli d’autore

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S Una delle tantissime testimonianze di come l'acciaio inossidabile sia tra i
materiali più versatili è sicuramente costituita dai prodotti qui riportati.
Si tratta infatti di coltelli da collezione per gli usi più vari, ma che hanno di
base, per la loro parte destinata al taglio, la peculiarità di garantire, oltre alle
prestazioni legate alla resistenza alla corrosione, anche caratteristiche di
durezza notevoli, quindi di resistenza all'usura, il tutto con la predisposizione
ad essere variamente decorati artigianalmente con tecniche particolarissime
ed a volte anche molto “segrete”.
In questo caso si tratta di descrivere i prodotti realizzati da un artigiano ligure
che lavora prevalentemente su ordinazione. Di solito il cliente richiede un
bozzetto su un tema specifico, gli viene quindi proposto un campione dove
l'idea dell'artigiano si materializza con un simulacro in legno. Se l'idea viene
accettata dal cliente si inizia la lavorazione direttamente sull'acciaio: si traccia

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Fig. 1
Esemplare lucidato a
specchio. La guardia, incisa,
è in acciaio inossidabile EN
1.4005 (AISI 416). Il manico
è in osso di giraffa con
scrimshaw (lunghezza del
coltello: 240 mm).
Fig. 2 finale, si monta il paramano (o guardia) ed il
Esemplare lucidato a
specchio. La guardia è in manico che può essere di materiale vario (legno,
acciaio inossidabile EN
1.4005 (AISI 416), osso, madreperla, ecc.).
caratterizzata da incisione
e riporti in oro. Il manico è
in avorio fossile: lo
scrimshaw è un'allegoria
sulla caccia (lunghezza 240 I riferimenti agli articoli
mm). sono a pag. 15
Fig. 3 3
Esemplare con guardia in
acciaio damascato. Il
manico è in osso di giraffa
(lunghezza 240 mm).

il disegno sull'inox che viene sagomato con una sega a nastro bimetallica,
così si inizia la realizzazione della lama.
Il materiale più impiegato è l'acciaio inox martensitico ATS 34; la parte
destinata alla lama viene sottoposta al trattamento termico di tempra.
Questa viene avvolta in un foglio sottilissimo di acciaio inossidabile, evitando
che nell'intercapedine rimanga intrappolata dell'aria, poi si introduce il tutto
in forno portandolo a 1070 °C per circa 15 minuti, raffreddando
successivamente in olio. Segue poi trattamento di rinvenimento (per due
volte), per due ore a 550 °C. Con tale ciclo si possono raggiungere durezze
dell'ordine di 58/60 HRC.
In ultimo avviene la lucidatura della lama con la sua eventuale lavorazione

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