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PAGINA TECNICA
Canne fumarie: perché continuare con l’inox
S Negli ultimi anni l'introduzione sul 1
mercato delle caldaie a condensazione ha
rivoluzionato in maniera sostanziale il
settore della termoidraulica. Questa
tipologia di caldaie, a differenza di quelle
tradizionali, sfrutta la condensazione del
vapore acqueo dei fumi di scarico per
recuperarne parte del calore latente di
condensazione, prima che essi vengano
espulsi attraverso il camino. Questo calore
recuperato viene sfruttato per preriscaldare
l'acqua di ritorno dall'impianto termico,
ottenendo un incremento dal punto di vista
del rendimento di combustione e quindi una
riduzione in termini di emissioni di ossido di
azoto (NO ) e monossido di carbonio (CO).
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Conseguentemente, la temperatura dei fumi
di scarico è inferiore rispetto a quella di una
caldaia tradizionale, attestandosi
generalmente tra i 50 e i 70 °C.
L'emissione di fumi a più basse temperature
ha dato modo di poter pensare a soluzioni 2
innovative per la loro evacuazione, come, ad
esempio, canne fumarie in polipropilene
(PP).
Questa soluzione sicuramente comporta dei
vantaggi soprattutto economici, in quanto
le materie plastiche hanno un costo
sostanzialmente inferiore rispetto ai
materiali con i quali venivano realizzate le
canne fumarie di vecchia concezione, tra i
quali sicuramente troviamo gli acciai
inossidabili.
Tuttavia, il polipropilene, data la natura
intrinseca del materiale, può presentare
alcune problematiche importanti che
potrebbero insorgere durante l'esercizio e
che potrebbero portare ad una “failure” del
componente ed a gravi conseguenze dal
punto di vista della sicurezza.
La prima è legata alla temperatura di fusione
di questo polimero, che si attesta tra i 160 e i subirebbe delle deformazioni importanti
171 °C in funzione della tipologia di PP (Fig. 1), tali per cui non sarebbe più
impiegata. Nel caso di un accidentale garantita la tenuta alla fuoriuscita dei fumi di
malfunzionamento della caldaia, i fumi scarico (NO e CO).
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potrebbero superare i 120 °C: anche se non Un'ulteriore problematica è legata al
si dovessero raggiungere le temperature di degrado chimico che potrebbe interessare i
fusione di questo materiale, il polipropilene materiali polimerici: tra le cause di questo
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